Benvenuti!

"Non voglio restare impermeabile, voglio imparare, perchè, come diceva Pasolini, la partenza è il dolore del parto, ma anche la gioia della nascita. Siamo tutti chiamati a partire, del resto siamo un partito non un restato"

Nichi Vendola, Venezia 2005

http://www.nichivendola.it/

NASCE IN TERRA DI LAVORO "RIFONDAZIONE PER LA SINISTRA"


Giovedì 31 Luglio ore 11.30
presso la Federazione PRC di Caserta

CONFERENZA STAMPA

interverrà il Compagno Peppe De Cristoforo

venerdì 4 luglio 2008

Difendiamo il partito. Difendiamo il congresso del Prc

3 Luglio 2008

Care compagne, cari compagni,

sentiamo l'obbligo politico e morale di fare appello a voi, che siete la nostra comunità politica, per difendere il diritto democratico di tutte le iscritti ed iscritti del nostro Partito a pronunciarsi in questo nostro VII congresso nazionale. Oggi la commissione nazionale per il congresso ha annullato il congresso del circolo di Reggio Calabria centro, con un dispositivo incredibile che recita testualmente: "…ritiene a maggioranza di annullare ….. per la sommatoria di irregolarità segnalate nella lettera del compagno Claudio Grassi"(!?!). Non solo, ha deliberato che tale congresso non potrà essere ripetuto. E' la prima volta che, nella storia di Rifondazione comunista, viene cancellato, in spregio alle regole del nostro partito, un intero corpo politico. Il risultato è stato di 39 voti per la mozione 1 e di 345 voti per la mozione 2. La colpa maggiore di questi compagni è stata quella di aver promosso una larga partecipazione democratica, di aver svolto l'assise davanti a numerosi giornalisti, nella sede del Consiglio provinciale, di aver consentito il libero svolgimento del sacrosanto diritto al voto. C'è stata una larghissima partecipazione degli iscritti anche durante lo svolgimento delle presentazioni dei documenti. Inoltre, l'elenco degli iscritti a quel circolo è stato certificato all'unanimità in una riunione del direttivo del circolo stesso (del quale fanno parte sia il segretario del circolo stesso, esponente della mozione 1, che il coordinatore provinciale della mozione 1, che è il presidente del collegio provinciale di garanzia!).
Non possiamo accettare l'esito di un deliberato arbitrario, illegittimo e lesivo dei diritti minimi degli iscritti al nostro partito, che lo statuto e il regolamento approvato dal Cpn garantiscono. L'unica ragione che si afferma è quella della forza! La forza di numeri in commissione congressuale ottenuti con il colpo di mano, realizzato nel primo Cpn dopo la sconfitta elettorale, che sta alterando i risultati dell'iter congressuale.
Consideriamo, inoltre, inaccettabili le insinuazioni, le dichiarazioni esplicite e la insorgenza di una cultura politica di sapore leghista che attribuisce al partito del Sud (in quanto meridionale!) pratiche scorrette nel tesseramento. Esprimiamo la condanna più ferma di questa pratica che vorremmo fosse estranea al nostro Partito.
La parola deve essere data agli iscritti e, sinceramente, sono inquietanti le affermazioni di Paolo Ferrero, in una conferenza stampa, che profetizza nuovi provvedimenti "disciplinari" di questo genere.
L'obiettivo è chiaro: si vuole impedire burocraticamente l'esito finale del congresso. I rappresentanti della mozione 1, in accordo con Gianluigi Pegolo della mozione 3, intendono rovesciare i risultati e, in definitiva, colpire il nostro Partito. Costoro non hanno titolo morale a fare appelli alla gestione unitaria. Non ci separeranno dai nostri compagni, quelli cui è stato impedito di esercitare il diritto di voto. L'unità del partito è data, in primo luogo, dall'uguaglianza di tutti gli iscritti e le iscritte.
Rivolgiamo un appello a tutte e tutti gli iscritti di Rifondazione comunista, a partire da quelli che, del tutto legittimamente, hanno deciso di non votare per la nostra mozione. E' un appello per la salvaguardia della democrazia e della nostra comunità politica. Sia fatto ogni sforzo per incrementare la partecipazione al nostro congresso. Si chieda a gran voce, da parte di ogni iscritto ed iscritta, il rispetto della democrazia nel partito.

I compagni e le compagne della mozione 2

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